25.10.10

Invito alla lettura 5: "Un destino ridicolo" Fabrizio De Andrè, Alessandro Gennari


Tutti conoscono almeno una canzone di Fabrizio De Andrè (ahimè, la maggior parte dei giovani neanche quella), ma ben pochi conosceranno "Un destino ridicolo", un breve romanzo che il cantautore genovese scrisse a quattro mani con Alessandro Gennari nel 1996.

In questa storia si incontrano il coraggio e la paura di amare, l'amore vissuto in maniera opposta dai tre personaggi principali: Salvatore, pastore gallurese dalle deduzioni geniali; Bernard, un colto anarchico marsigliese, e Carlo, un "magnaccia" genovese che si lascia consumare dai dubbi.
I tre - pur lontanissimi a livello sociale e culturale - si incontreranno per mettere a segno un furto, descritto come "il colpo della vita", uniti da quel destino ridicolo che fa da cornice all'intero romanzo.

Dipinta fra una Genova raccontata alla perfezione da De Andrè e Mantova, città natale di Gennari, la vicenda si conclude con il resoconto di due personaggi che usciranno allo scoperto negli ultimi capitoli e che lasciano pensare a un'immedesimazione nella storia degli autori stessi: i giovani Fabrizio e Alessandro.

Leggere questo romanzo significa divertirsi per l'intreccio delle storie dei tre protagonisti, ma anche interrogarsi sull'amore, confrontando gli amore platonici o spassionati dei diversi personaggi. Infine il romanzo è un ottimo spunto per riflettere su quanto ognuno di noi è in gioco tra le trame del proprio destino ridicolo.

Nel 2008 Daniele Costantini ne ha ricavato un film dal titolo "Amore che vieni, amore che vai" (tratto da una famosa canzone di De Andrè).

4 commenti:

  1. Con questo post inizia la collaborazione tra Luca Romeo e BiBELT. Ne siamo onorati e ci auguriamo che, data la sua giovane eta', i suoi suggerimenti di lettura siano particolarmente graditi ai nostri lettori.

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  2. I consigli di Rome per quanto riguarda film/libri/musica non mi hanno mai delusa quindi credo proprio che farò tesoro anche di questo. "Un destino ridicolo" finisce direttamente nella mia lista dei libri da leggere!

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  3. Come ex-insegnante di Luca non posso che essere contenta della sua collaborazione al blog. Spero che i suoi consigli possano contribuire ad avvicinare i nostri studenti al mondo dei libri.

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  4. A Rome mi sentirei di dire proprio grazie...grazie a te mi sono avvicinata piano piano alla musica di De Andrè...all'inizio dicevo "ma io questo proprio non lo capisco" forse perchè non lo ascoltavo davvero...Non tutti i giovani si approcciano alla sua musica che io reputo vera e propria poesia...forse non si tratta tanto di non capire ma magari di non avere in giusto "invito" ad ascoltare...insomma forse i tuoi inviti, i tuoi consigli, le tue recensioni, i tuoi interventi fanno davvero qualcosa di buono per tutti noi giovani!!! Comunque questo libro sempre grazie a te che me lo hai regalato l'ho letto...ne è valsa la pena riflettere soprattutto sul senso di questo destino ridicolo che appartiene davvaro a tutti noi, che lo vogliamo oppure no...

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